Il bambino nasce una prima volta.
Poi, è come se nascesse una seconda volta, attraverso una fatica lunga e laboriosa, per darsi un’identità, per darsi il viso, il corpo, il gesto, l’azione, la parola, il pensiero, l’emozione, l’immaginazione e la fantasia.
In breve, quel sentimento dell’essere, della rappresentazione del sé, che gli sono assolutamente necessari per autonomizzarsi e distinguersi dagli altri individui e dalle cose con le quali convive e dalle cui interazioni estrae, poco alla volta, gran parte dei materiali costruttivi della sua identità personale. Per riconoscersi ed essere riconosciuto.
(Loris Malaguzzi)
Il logo precisa e definisce gli ambiti di intervento legati ai due emisferi del cervello umano, tra loro interagenti e sinergicamente collaboranti. Il destro specializzato nell'elaborazione visiva e nella percezione delle immagini, nella loro organizzazione spaziale e nell'interpretazione emotiva (come disegnare, guardare l’immagine…); il sinistro, specializzato nei processi linguistici, sequenziali e nella percezione-gestione degli eventi (come la concatenazione logica del pensiero, lo scrivere, il discutere).